venerdì 9 ottobre 2015

Primo estratto The Beast!

Mary si era sollevata sulla punta dei piedi e si era appoggiata al bordo del cassettone mentre cercava di infilare un orecchino con la perla nel suo lobo e mancava il foro. Con la testa inclinata da un lato, i capelli castano scuro le scivolarono oltre la spalla, e cavolo, a lui venne voglia di accarezzarglieli. E lui sapeva bene che non erano l'unica cosa su cui voleva mettere le mani.

La linea decisa della mascella catturò e trattenne la luce dell'applique di cristallo sul muro, la camicetta di seta color crema le avvolse il seno con sinuosi drappi e i pantaloni attillati che scendevano fino alle scarpe dal tacco basso. Sul viso non c'era alcun trucco. Non indossava profumo.

Ma sarebbe stato come toccare la Gioconda o colpire un cespuglio di rose con il Febreeze.

C'erano centinaia di migliaia di modi per descrivere gli attributi fisici della sua compagna, e non un'unica frase, o addirittura un intero libro, che potesse solo avvicinarsi a esprimere la sua presenza.

Lei era l'orologio al suo polso, il roast beef quando moriva di fame, e la caraffa di limonata quando aveva sete. Lei era la sua cappella e il suo coro, la catena montuosa su cui soddisfare la sua voglia di viaggiare, la biblioteca per la sua curiosità e ogni alba e tramonto che ci sia mai stato o che potrebbe mai esserci. Con uno sguardo o la semplice sillaba di una parola, lei aveva il potere di trasformare il suo umore, facendogli spiccare il volo anche se i suoi piedi rimanevano piantati a terra.

Con un solo tocco, lei poteva incatenare il suo drago interiore, o farlo venire prima che fosse completamente duro per lei. Era tutta la potenza dell'universo fusa in una creatura vivente che respirava, il miracolo che gli era stato concesso, nonostante fosse stato a lungo indegno.

Molto semplicemente, Mary era la sua vita.

Sì... anche dopo tutto questo tempo, era ancora pazzo di lei.


The Beast, pag. 8

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